TRATTAMENTO CRANIO-SACRALE

L’asse dello stress, denominato anche ipotalamo-pituitario-surrene, mette in comunicazione i sistemi psico-neuro-endocrino-immunitario attraverso messaggi ormonali che viaggiano nei tessuti e nel flusso sanguigno, regolando e armonizzando l’equilibrio interno. Nella prima tappa dello stress abbiamo un’attivazione del sistema simpatico con una cascata ormonale che si attiva tra cui l’immissione in circolo di adrenalina che ci permette di sentirci “up” (aumento della frequenza cardiaca) e di prepararci in tempi brevissimi alla reazione fisica e/o comportamentale di “attacco/ fuga” e cortisolo (sostanza proinfiammatoria che genera una inibizione del sistema immunitario). Questa costante attivazione del sistema simpatico se viene protratta nel tempo porta il nostro sistema a “bruciare” molte energie che non vengono “rimpiazzate” da un’attivazione del sistema parasimpatico che stimola la quiete, il rilassamento, il riposo, la digestione, l’immagazzinamento di energia. Sinteticamente potremmo dire che siamo agli effetti dell’attivazione prolungata del sistema simpatico.

L’operatore Cranio Sacrale esercita un lieve tocco, non superiore a cinque grammi sui principali diaframmi corporei, sulle ossa craniche al fine di valutare la simmetria, qualità, ampiezza e frequenza del ritmo cranio-sacrale (SQUAF) in base a quelli che sono i tempi di emissione e riassorbimento del liquido cefalo-rachidiano della persona per stimolarlo e assecondarlo a liberare le eventuali tensioni che hanno creato un’alterazione. Il sistema cranio-sacrale ha un ritmo che può essere sentito in tutto il corpo dall’operatore. Questo sistema è collegato con altri sistemi fisiologici del corpo che influenza e da cui viene influenzato come il sistema nervoso centrale, il sistema endocrino, il sistema respiratorio, immunitario, circolatorio e linfatico. Gli eventi traumatici possono creare il trattenimento da parte dei tessuti delle memorie emotive dei traumi fisici e psichici accaduti in tempi recenti e/o passati chiamate “Cisti di Energia. All’interno del trattamento (rilascio somato-emozionale) attraverso una palpazione adeguata, preposta “all’ascolto” e percezione del ritmo cranio-sacrale e del movimento della fascia, l’operatore individua e permette di rilasciare la componente emotiva memorizzata nei tessuti che può essere un effetto residuo di un trauma avvenuto precedentemente.